giovedì 11 ottobre 2018

Terry Olivi - una poesia da "uno sguardo alla vita" - La Vita Felice - collana Agape - 2017.




 Da curioso del genere poetico qual sono, molto spesso mi diletto nella lettura di sillogi, sia di autori e autrici esordienti che affermate. Come ben sapete, amo profondamente fare discorsi e recensioni di qualità e, per questa ragione, non posso non segnalarvi il meraviglioso libro di Terry Olivi, uno sguardo alla vita, edito da La Vita Felice. La silloge poetica della meravigliosa Terry, che ho avuto il piacere di conoscere di persona ad un evento letterario svoltosi all’isola Tiberina presso Roma, in cui presentai la mia silloge iridi, è costruita in modo organico. Geniale, a mio parere è l’idea del “calendario”, in cui, ad ogni mese, corrisponde una poesia diversa. La bravura di Terry viene messa in risalto anche dal fatto che, oltre alla stesura di stupende poesie, ella si cimenta nel genere degli haiku che, grazie anche ai social network, accanto al genere aforistico, stanno diventando molto popolari tra i giovani. Le poesie sono caratterizzate da un ricco linguaggio simbolico che però, allo stesso tempo, non sfocia mai in ampollose e forzate rappresentazioni interiori al limite dell’egocentrismo ma, con raffinata esecuzione poetica, che denota una padronanza e una conoscenza approfondita dello stile, toccano svariati punti della personalità interiore dell’artista in un modo unico ed originale. Nella struttura del calendario, ad esempio, la poesia che ho preferito è quella del mese di marzo in quanto, il susseguirsi dei versi, sembrava essere affiancato da immagini che, una volta iniziata la lettura, si presentavano ai miei occhi passando per il filtro della mente. Anche gli haiku, caratterizzati da un maggiore rigore nella forma e nella struttura sono però ricchi di spiccata sensibilità. La raccolta di Terry Olivi (ed. La vita felice) è dunque una silloge che andrebbe letta numerose volte, poiché, ad ogni pagina ci si arricchisce di più.

Recensione di Mariano Ciarletta


 

Febbraio

Ha afferrato la sua lama
scintillante il cielo oggi
dopo i soffi di tramontana
che spazzano le vie,
ha sferrato il suo cavallo
di cristallo,
galoppando da Nord a Sud.
La mia mente è sveglia.
Verrà presto il canto di primavera.

Roma, 8 febbraio 2008




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