Quando il cuore riprende il suo
battito dopo il buio delle notti, dopo il tempo della attese, è allora che
nascono le parole nuove. Come in una danza, raccontano leggere la gioia, il
dolore, la speranza, la felicità. Al centro vi è l’amore, nonostante tutto, al
di sopra di tutto, perché – alla fine – conta sempre amare. L’incipit che introduce la silloge “Parole
Nuove” della poetessa Fiorella Rega ci mostra subito il filo rosso che collega
le 34 poesie della raccolta: la semplicità. Ciò che emerge dagli intensi versi
di Fiorella, che ho avuto il piacere di ascoltare e conoscere di persona, è la
speranza quasi bambina-genuina, che permette al lettore di credere nel darsi-donarsi alla vita. Spicca prepotente
quel “sì” di chi arde di speranza, lo sguardo commosso sul mondo, i sentimenti
che vengono resi nudi, senza restrizioni, freni o eccessi letterari. Fiorella
parla al pubblico portandolo per mano e, verso dopo verso, ci conduce con
semplicità nella sua tela d’amore, paura, dolore e sguardi alle “nuove albe”. Ciò
lo si può leggere anche nella breve dedica che apre la sua opera prima: a mio padre, con la promessa di non
lasciare mai la sua mano stretta nella mia. Qui si immagina Fiorella, la si
percepisce e la si vede prendere forma mentre, con forza, sceglie un costoso
“andare avanti”, una marcia necessaria a cui solo il domani potrà dare un senso
e a cui solo la poesia-farmaco conferirà
un reale ascolto, una condivisione. Così, la giovane poetessa inizia il suo
percorso, il suo denudare l’anima senza vergogna ma con un pizzico di
consapevolezza edulcorata dalla poesia. Immaginiamo i suoi pensieri che danno
vita ai versi quando lei stessa afferma: Ti
ho pensato come nuvole sparse/come bimbo rapito/dalle onde del mare.
Inevitabile è il richiamo alla natura per sigillare-custodire, forse
gelosamente, un ricordo, un volto che la poetessa non vuole perdere, ma
imprimere per sempre nei suoi silenzi, tanto costosi quanto reali. E ancora
ritorna prepotente, nei versi successivi, quell’esigenza di imprimere dentro
l’anima, di conservare come in un archivio la memoria storica del cuore: Ti amo/ Ti amo ancora/ ti amerò per sempre.
In “Parole Nuove” troviamo anche la Fiorella bambina, quella che ancora spera
nel circo-teatro della vita, il suo percorso giusto: Ho nascosto dentro ad un cilindro tutti i miei sogni di bambina/ una
casa al mare/ un tetto rosso/ una vespa bianca…/. Tanti sono i temi che
compongono l’opera prima della Rega ma, sicuramente, il filo conduttore è ben
chiaro e accompagna come fidato compagno ogni sentimento presente nella
raccolta, in fondo è proprio quello che Fiorella vuole dirci: Conta sempre amare/ Anche quando ti fanno
male le mani/ Anche quando i pensieri ti sfuggono e ti portano altrove.
Recensione di Mariano Ciarletta
PER SEMPRE TU
Il
tuo sguardo
Giaceva
su di me
Sussulto
dell’anima.
Il
tempo e lo spazio
Sospesi
tra
ieri e domani.
Masticavo
amore.
Un
bacio:
danza
di petali bianchi.
Ti
amavo
Ti
amo ancora
Per
sempre tu.
Fiorella
Rega, Parole Nuove, Edizioni Paguro 2018.
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